/STORIA/

/All'inizio/
Inutile cercare le origini della nostra famiglia, così lontana da sembrare che sia sempre stata presente a San Polo in Chianti: bisognerebbe attraversare troppi secoli, troppe battaglie, troppe vicissitudini. Ad ogni modo, grazie ad alcune testimonianze scritte e alla memoria dei cittadini più anziani del paese, possiamo risalire fino alla metà dell’ottocento e narrare come una numerosa famiglia si insediò proprio in questa casa che tanto tempo fa, quando Antonio di Tanghe – figlio di Pasquale – Pruneti di cognome (almeno secondo gli atti comunali) decise di lasciare la “Valle”, a pochi chilometri da San Polo, per trasferirsi e stabilirsi nei “Rinforzati”, alle porte del paese.





L'inizio di tutto
Inutile cercare le origini della nostra famiglia, così lontana da sembrare che sia sempre stata presente a San Polo in Chianti: bisognerebbe attraversare troppi secoli, troppe battaglie, troppe vicissitudini. Ad ogni modo, grazie ad alcune testimonianze scritte e alla memoria dei cittadini più anziani del paese, possiamo risalire fino alla metà dell’ottocento e narrare come una numerosa famiglia si insediò proprio in questa casa che tanto tempo fa, quando Antonio di Tanghe – figlio di Pasquale – Pruneti di cognome (almeno secondo gli atti comunali) decise di lasciare la “Valle”, a pochi chilometri da San Polo, per trasferirsi e stabilirsi nei “Rinforzati”, alle porte del paese.





/Gli inizi del commercio/
/In Italia/
Quel terreno, certamente più adatto all’agricoltura e all’insediamento di quella che sarebbe diventata la masseria Pruneti, era, infatti, più centrale e già servito da una strada provinciale “…dove vi si scambiavano anche due muli o due giovenche in marcia opposta …” [dove anche due muli o giovenche potevano incrociarsi in direzioni opposte] e aveva già, a quei tempi, un proprio mulino da fabbro, un aristocratico e un’osteria “…una casa e pezzi di vigna ove si fa taverna… ” [casa e pezzi di vigna trasformati in osteria].
Si ha notizia di come Tanghe, abile mulattiere e boscaiolo, coltivasse grano e producesse olio, vino, fichi e tutto ciò che la natura gli donava, ma fu solo con l’aiuto di Girolamo (il suo quarto figlio) che, verso la fine dell’ottocento, iniziò a vendere i prodotti coltivati nell’appezzamento di famiglia, recandosi ai mercati fiorentini e vendendo direttamente lungo la strada che collega Firenze alla Valle dell’Arno.


/All'estero/
Poco dopo iniziò l’agricoltura del Gladiolo (o Iris), i cui bulbi erano richiesti dalle più grandi e famose profumerie francesi che lo utilizzavano come base essenziale per i loro profumi.
Nella generazione successiva, composta da Natalino (“Napoleone per i compaesani viste le sue spiccate doti di comandante evidenti fin dalla tenera età) e Sabatino, che oggi definiremmo “unico per scelta”, l’azienda agricola Pruneti iniziò a farsi un nome sul mercato, stabilendo un contatto diretto con importanti aziende francesi interessate all’acquisto di bulbi di Iris.

/Le origini di Pruneti/
La nascita dell’azienda Pruneti inizia con la lavorazione dell’iris e l’avvio delle relative attività commerciali all’estero.

/Storie del nostro passato/









/L'inizio di una nuova era/

Verso gli anni Sessanta, ancora con la supervisione di Natalino, aiutato dal figlio Gilberto, l’azienda iniziò ad essere meccanizzata (con l’acquisto del primo trattore) e a diventare più commerciale (con l’acquisto di uno dei primi furgoni FIAT), pur non abbandonando mai il tradizionale e fedele mulo. Nel periodo intermedio si è posta attenzione allo sviluppo della viticoltura ed è in questo periodo che iniziano ad emergere i primi vigneti con il passaggio dall’agricoltura mista ad una specializzazione degli appezzamenti.
/Gionni e Paolo/
Gionni e Paolo Pruneti rilevano l’azienda di famiglia dopo la terza generazione. I fratelli Pruneti decidono di specializzarsi nella produzione dell’olio extravergine d’oliva seguendo e controllando ogni fase del processo produttivo: dal ripristino delle vecchie olivete alla scelta dei terreni e delle cultivar per le nuove, dalle tecniche di potatura al miglioramento della frangitura delle olive e della conservazione dell’olio. La scelta di investire nella produzione dell’olio extra vergine d’oliva e nella promozione e distribuzione del prodotto rispetto alla tradizionale vendita diretta ha posto le condizioni negli anni per una crescita importante dell’azienda sia in Italia che all’estero.


/Gionni e Paolo/
Paolo e Gionni Pruneti rilevano l’azienda di famiglia dopo la terza generazione. I fratelli Pruneti decidono di specializzarsi nella produzione dell’olio con una particolare attenzione per ogni fase produttiva: dal ripristino delle vecchie olivete alla scelta dei terreni e delle cultivar per le nuove, dalle tecniche di potatura al miglioramento della frangitura delle olive e della conservazione dell’olio. La scelta di ampliare il mercato oleario, rispetto alla tradizionale vendita diretta, porta alla vendita del prodotto in Italia e all’estero.

Agli inizi degli anni Novanta viene avviato il recupero di un altro prodotto, da sempre presente nell’orto di casa: lo Zafferano.
Dopo vent’anni di crisi per il mercato dell’Iris, nel 2001 è stato riattivato il contatto diretto con le profumerie francesi. Si è rinnovato l’interesse per l’Iris e i suoi bulbi, che hanno contraddistinto per molti anni la vita della nostra famiglia.
Attualmente produciamo nove tipi di olio extravergine di oliva che si differenziano tra loro per aromi e sapori, ma tutti accomunati da una qualità altissima, che nasce dall’incontro tra la cultura e l’esperienza familiare, i nuovi sistemi di lavorazione con tecnologia all’avanguardia e le caratteristiche uniche del territorio del Chianti Classico.
Oggi, con la passione di sempre e con tanti nuovi progetti ed investimenti, siamo felici ed orgogliosi di portare avanti con successo la storia della famiglia Pruneti.

/L'Arte dell'Olio Extra Vergine di Oliva/
più di 10.000 persone hanno già acquistato Pruneti
